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MEAT-ICO è un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dei fondi POR FESR Emilia-Romagna 2021-2027 che mira a dare nuova vita agli scarti della filiera del prosciutto crudo (per esempio grasso, cotenna) mediante processi per la produzione di biometano e di biochar.

CONTESTO

L’industria delle carni è uno dei pilastri dell’economia della Regione Emilia-Romagna. Il recente incremento dei costi di produzione ha comportato una riduzione dei margini esponendo il settore a nuove sfide per il raggiungimento dei target energetici e ambientali richiesti dalle emergenti normative europee. Il processo di trattamento delle carni produce, infatti, scarti pari al 25-55% del peso vivo dell’animale di partenza, con elevati costi di gestione e smaltimento ad essi associati. Ciò giustifica l’interesse a identificarne un reimpiego più conveniente rispetto all’attuale modalità di trattamento (termovalorizzazione o produzione di pet-food). Il settore è in continua trasformazione tecnologica e presenta opportunità di valorizzazione dei residui delle lavorazioni in un’ottica di economia circolare e di riduzione dei consumi di acqua e di energia per garantire una crescente sostenibilità.

OBIETTIVI

Sviluppare una filiera virtuosa per la valorizzazione dei residui della filiera di trasformazione delle carni per la Regione Emilia-Romagna con recupero di materia ed energia, permettendo sia di ridurre la quantità di residui classificati e trattati come rifiuti, sia la dipendenza da fonti fossili, con un conseguente contenimento dei costi di smaltimento a carico della filiera.

APPROCCIO

MEAT-ICO mira a progettare e dimostrare a TRL6 (Technology readiness level 6 – technology demonstrated in relevant environment) tre processi per la produzione di biometano e biochar attraverso studi e sperimentazioni di laboratorio che prevedono: (a) gassificazione (b) digestione con larve (c) digestione anaerobica e (d) processi idrotermici. Con i dati ottenuti si selezionerà la soluzione più promettente e, in seguito all’identificazione di un cluster territoriale di produttori, verrà sviluppato un caso studio, di interesse per la Regione, con analisi di impatto sulla filiera (capacità di smaltimento del sottoprodotto, produzione di energia, ecc.) in un’ottica di economia circolare.

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